giovedì 17 aprile 2014

FERRARA - Tavolo informativo rIcerCARE e raccolta firme Italia Senza Vivisezione

26/4/2014 Tavolo informativo rIcerCARE e raccolta firme Italia Senza Vivisezione



Sabato 26 aprile dalle 15.00 alle 20.00 - a Ferrara in Volto del Cavallo

Tavolo informativo e raccolta fondi a favore del progetto rIcerCARE di I-Care Italia per la ricerca etica e tecnologicamente avanzata senza animali.

Sarà inoltre possibile firmare la petizione Italia Senza Vivisezione (è necessario un documento d’identità).


EVENTO FACEBOOK

Evento principale


2° Animal Liberation Day - FERRARA - #IlluminiamoLaVivisezione

2° Animal Liberation Day - Ferrara - Illuminiamo la Vivisezione



Domenica 27 aprile 2014 ore 20.30

In occasione del secondo anniversario della liberazione dei beagle da Green Hill, l'associazione ANIMAL DEFENDERS organizza a FERRARA un presidio davanti allo stabulario dell’Università di Ferrara in Via Fossato di Mortara, vicino al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche per #Illuminiamolavivisezione.


Ci sono giorni che cambiano la storia, giorni in cui inizia una rivoluzione e il 28 aprile 2012 è uno di questi. Quel giorno migliaia di manifestanti si sono riuniti attorno a Green Hill, un allevamento di cani da laboratorio. Alcuni di loro hanno messo a repentaglio le loro vite, la loro libertà per offrirla agli animali prigionieri. Cani passati attraverso il filo spinato. Il loro gesto ne ha liberati prima 70, poi tutti i 2600 della struttura, infine tutti quelli che potevano essere allevati in Italia (ora è in vigore infatti una normativa che vieta gli allevamenti di cani, gatti e primati per la sperimentazione).

Ma la vivisezione in Italia non è finita; ci sono ancora 600 laboratori in cui vengono torturati e uccisi 900 mila animali ogni anno.

E’ ora di agire: le atrocità che gli animali ogni giorno subiscono non devono restare nel buio dei laboratori.

La sera tra il 27 e il 28 Aprile davanti ai laboratori, agli stabulari, alle grandi aziende chimico-farmaceutiche verranno accesi dei lumini, posate delle candele e dei fiori, liberate nel cielo delle lanterne cinesi per far luce sulla vivisezione. Già molte città italiane hanno aderito.

#Illuminiamolavivisezione

Sito e contatti dell'associazione Animal Defenders:  
www.animaldefenders.it - info@animaldefenders.it

domenica 13 aprile 2014

Risposta del Dott. Tettamanti a un commento sulla conferenza del 10 aprile

Ringrazio Gianluca Verlengia per l'intervento durante la conferenza del Dott. Tettamanti a Ferrara e per il commento pubblicato su Facebook, che riporto di seguito insieme alla risposta del Dott. Tettamanti


Direi che il punto chiave è la questione tossicità. Premesso che tutti i farmaci (..e non solo i farmaci..) hanno o possono dare effetti collaterali -ma questa non è una novità- secondo l'esperto "un farmaco che non è risultato tossico nell'animale può essere testato sull'uomo; un farmaco che invece è risultato tossico nell'animale viene testato sull'uomo comunque". Se permetti, questa la prendo come un'offesa sotto vari punti di vista (da quello scientifico, a quello etico, fino a quello personale) a chi dedica o ha dedicato una vita intera alla ricerca. Come dire: tutto il lavoro che fate in laboratorio è solo una perdita di tempo, coi vostri dati se vi va bene ci puliamo il culo. Per cui sarei proprio curioso di leggere queste rivelazioni, magari scopriremo davvero che quello che abbiamo studiato è falso e il lavoro svolto finora tutto uno scherzo da parte di qualche buontempone. Magari andremo tutti a lavorare col suo collega Vannoni...mai mettere limiti alla provvidenza.
Altro punto importante: l'esperto dice che per gli studi in vitro vengono utilizzate principalmente cellule di animale piuttosto che cellule umane. Altra offesa all'intelligenza degli scienziati e a quella di tutto il pubblico in sala. Vi spiego in poche parole come funziona la ricerca in vitro che lui tanto pubblicizza: supponiamo che si stiano testando delle molecole selezionate dalle precedenti analisi in silico (col computer, per intenderci); questi candidati farmaci vengono poi testati in vitro su specifiche cellule bersaglio. Bene, la stragrande maggioranza delle volte queste sono cellule UMANE immortalizzate (cioè in grado di replicarsi un numero di volte molto elevato in coltura) per testare gli effetti delle molecole in questione a livello cellulare, dato importantissimo ma purtroppo assolutamente non sufficiente. Ci sono alcune cellule, come ad esempio i neuroni maturi, che purtroppo non si replicano in coltura e non possono essere immortalizzate. In questo caso non c'è alternativa all'uso di cellule animali, per la stragrande maggioranza dei casi di origine murina (topo o ratto). Attendiamo dall'esperto anche questa smentita. 
Ultima cosa: l'esperto dice di avere tra le mani dei bioreattori rivoluzionari. Dato che alla mia domanda su come funzioni un bioreattore che simula alla perfezione il sistema nervoso centrale e periferico umano ha risposto con la sua solita opera di autopropaganda (seguite in streaming il mio prossimo incontro o qualcosa di simile) senza dare una risposta vera, magari ora con un po’ più di tempo e calma riuscirà a spiegarci come funziona questo strumento che davvero sembra essere la svolta! Saremmo anche disposti a pagare profumatamente l'esperto eh, mica lo vogliamo gratis come promette lui...in fondo per svilupparlo saranno stati spesi miliardi di dollari e decenni di anni di ricerca. Fino ad oggi infatti il cervello era ritenuto un organo ancora pieno di misteri ma, a quanto pare, lui ha in mano la chiave per risolvere quest'enigma. Grande!! Nascondere alla comunità scientifica (e non solo..) uno strumento che potrebbe eliminare l'impiego di animali per la ricerca neuroscientifica e accelerare in maniera clamorosa lo sviluppo di terapie per malattie ancora incurabili non solo sarebbe poco etico, sarebbe da denuncia.
Questi sono i 3 punti più importanti che personalmente vorrei fossero chiariti, se chiunque avesse desiderio di discutere di qualche altro aspetto scientifico potrei provare ad estendere la discussione anche ai piani più alti, in fondo il mio scopo iniziale era quello...non è mai troppo tardi per confrontarsi. Spero...
Grazie ancora per questa opportunità, da giovedì ho visto finalmente un po' di animi smuoversi dal torpore contagioso di questa città anche dal nostro versante, finalmente si inizia a capire che c'è un innegabile bisogno di comunicazione.

Risposta del Dott. Massimo Tettamanti



Rispondo per punti

-ma questa non è una novità- secondo l'esperto "un farmaco che non è risultato tossico nell'animale può essere testato sull'uomo; un farmaco che invece è risultato tossico nell'animale viene testato sull'uomo comunque". Se permetti, questa la prendo come un'offesa sotto vari punti di vista (da quello scientifico, a quello etico, fino a quello personale)

Non è una offesa.
Ecco alcuni link che lo dimostrano:
Sono link dove semplicemente si mette pubblico ciò che viene dichiarato dalle multinazionali del farmaco.
Chiedo vengano forniti studi, leggi o documenti che dicano il contrario a quanto affermato da tutte le multinazionali.

coi vostri dati se vi va bene ci puliamo il culo.

Non entro nel merito delle pratiche igieniche delle persone.

Magari andremo tutti a lavorare col suo collega Vannoni...

Vannoni non è un collega di I-CARE.

l'esperto dice che per gli studi in vitro vengono utilizzate principalmente cellule di animale piuttosto che cellule umane.

Effettuiamo corsi per come utilizzare cellule umane proprio perché molti in Italia usano ancora cellule di origine animali.
Nel recente tavolo di lavoro sulle alternative tenutosi al ministero i pro vivisezione hanno portato documenti sul fatto che i metodi in vitro fanno uso principalmente di cellule animali.
In commissione alla regione Lombardia sia l'Università di Milano sia il Mario Negri hanno sostenuto che i metodi in vitro si basano su materiale animale.
Non tutti usano materiale animale e non sono in grado di sapere in che percentuale.
Ovviamente chi usa cellule umane non mi vedrà contrario ma dire che tutto è basato su cellule umani è un falso.
Non so però dare una percentuale precisa ma, sull'esperienza del recente tavolo ministeriale, è indubbio che l'uso di cellule animali sia AMPIAMENTE DIFFUSO.

Bene, la stragrande maggioranza delle volte queste sono cellule UMANE immortalizzate

Io vi ribadisco che al tavolo ministeriale specializzato è stato affermato e documentato che così NON è.
Se ci fossero dati contrari benissimo, sarei contentissimo perché sarebbe un ottima cosa.
Attendo un dato che dica il contrario.

Ultima cosa: l'esperto dice di avere tra le mani dei bioreattori rivoluzionari.

ecco alcuni link

Saremmo anche disposti a pagare profumatamente l'esperto eh, mica lo vogliamo gratis come promette lui...

Disponibile.
I prossimi corsi saranno presso l'Università di Genova e Tor Vergata e saranno gratuiti per l'Università ma se volessero organizzarli in altre facoltà sono più che disponibile e non rifiuto anche un pagamento.

Fino ad oggi infatti il cervello era ritenuto un organo ancora pieno di misteri 

Concordo

ma, a quanto pare, lui ha in mano la chiave per risolvere quest'enigma. 

Non io ma vari centri di ricerca all'estero che si sono indirizzati verso studi di rilevanza umana dopo aver rinunciato a ottenere informazioni su un organo così complesso usando animali.
Dato che sarà argomento di dibattito martedì 15 sera potranno essere resi noti dal 16 in poi.

Grande!! 

Grazie.

Nascondere alla comunità scientifica (e non solo..) uno strumento che potrebbe eliminare l'impiego di animali per la ricerca 

Nascondere?
Ma se è la comunità scientifica ad avere sviluppato tali metodi?
Che non siano noti ai ricercatori italiani a questo punto è assodato ma nessuno li nasconde anzi … esistono sempre più pubblicazioni scientifiche che si orientano verso questi metodi.

sarebbe da denuncia.

Non vedo l'ora.
Se pensiamo a discorsi legali --- al momento contro i pro vivisezione in tribunale ho vinto 2 volte su 2 e vedremo nella prossima causa relativa ai post diffamatori recentemente cancellati da Facebook sulle pagine a favore della sperimentazione animale.

Massimo Tettamanti

sabato 12 aprile 2014

Proiezione del film MAXIMUM TOLERATED DOSE a Ferrara - 16/4/2014

Proiezione del film MAXIMUM TOLERATED DOSE a Ferrara - mercoledì 16 aprile



Mercoledì 16 aprile presso la Sala Boldini, Via Previati 18, alle ore 21.00, verrà presentato il film “Maximum Tolerated Dose – Massima Dose Tollerata”, documentario del regista Karol Orzechowski.

La proiezione organizzata dall'associazione Animal Defenders, consiste in una testimonianza cinematografica delle storie di tecnici di laboratorio che hanno abbandonato la sperimentazione animale in seguito a riflessioni di carattere etico, trovandosi costantemente di fronte a strazianti storie di animali da laboratorio.

L’espressione “Massima Dose Tollerata” nell'ambito della sperimentazione sugli animali indica la quantità di prodotto che occorre per uccidere l’animale oggetto di un esperimento. Ma nel film essa assume un significato in più, indicando metaforicamente la dose massima di crudeltà che i ricercatori possono tollerare di fronte a una sofferenza non necessaria scientificamente ed eticamente intollerabile.

I protagonisti umani del film sono i ricercatori che hanno avuto il coraggio di dire basta alla crudeltà della sperimentazione animale, ribadendo la sua inutilità per capire le patologie umane. Tra le varie testimonianze troviamo per esempio quella di Rachel Weiss, ricercatrice ossessionata da uno scimpanzé infettato dal virus HIV e la cui sofferenza è durata per anni fino all'eutanasia finale.


“Maximum Tolerated Dose”, pur non soffermandosi su immagini cruente provenienti dai laboratori di ricerca, ha dato prova di essere un’eccellente testimonianza di questo mondo, vincendo il Premio come miglior Film sui Diritti degli Animali all'Artivist Film Festival nel 2012.

venerdì 4 aprile 2014

RISPOSTA ALLE CRITICHE DI UNA BIOLOGA FAVOREVOLE ALLA VIVISEZIONE

Risposta alle critiche di una biologa dell'Università di Ferrara favorevole all'ampliamento dello stabulario



Questo messaggio è stato scritto oggi sulla pagina Facebook No stabulario Ferrara
Vorrei ricordare che tutte le informazioni riguardo lo stabulario sono reperibili sul sito http://www.nostabularioferrara.it/ 
Intendo comunque chiarire questa questione rispondendo al Signor Grotti.

Gentilissimo Signor Grotti.
Grazie per aver firmato la petizione e per la richiesta.

Le rispondo citando la relazione generale del progetto esecutivo dell’ampliamento dello stabulario dell’Università di Ferrara e altre informazioni fornite dal sito del Tecnopolo dell’Università di Ferrara: fonti ufficiali, non banalità!

PREMESSA - Prima di risponde alle critiche mi permetto di farLe notare che per ben due volte nel mese di febbraio (2014) è stata richiesta a 12 ricercatori dell’Università degli Studi di Ferrara la disponibilità per un confronto, organizzato dalla Regione Emilia Romagna, sul tema della sperimentazione animale e dell’ampliamento dello stabulario con la partecipazione di un esperto contrario all'uso di animali nella ricerca bio-medica: il Dott. Massimo Tettamanti, non c’è stato nessuno riscontro da parte dei 12 ricercatori a cui ho inviato la richiesta. Tuttavia ho ritenuto opportuno organizzare comunque una conferenza con il Dott. Tettamanti (ringrazio l’associazione Animal Defenders che ha reso possibile la conferenza che si terrà il 10 aprile a Ferrara). Durante uno dei tavoli informativi dell’associazione, si è presentato un ricercatore dell’Università che si è offerto di proporre ai colleghi la possibilità di un confronto con l’esperto antivivisezionista. Sono iniziate così le trattative con i ricercatori favorevoli della sperimentazione animale che, dopo varie richieste, hanno scelto di non presentarsi al dibattito (nonostante le richieste fossero state esaudite): SI VEDA IL POST PRECEDENTE PER INFORMAZIONI SULLA CONFERENZA. Colgo l’occasione per invitare Lei e la biologa dell’Università ad assistere alla conferenza.

RISPOSTA ALLE CRITICHE - Quello che sostiene la biologa non trova riscontro nella relazione generale del progetto esecutivo dell’ampliamento dello stabulario.

In particolare al punto B.2 pagine 3 e 4 della relazione si legge (nelle citazioni le mie note sono tra parentesi, i passaggi da me sottolineati sono particolarmente rilevanti): “La sua posizione [riferito al complesso dove si stanno svolgendo i lavori] é molto indicata perché baricentrica, rispetto ai due Istituti di ricerca, da cui dipende ed in prossimità dell’area denominata il "Cubo", ove si trovano altri Laboratori con funzioni similari. La sua soluzione ampliata introdotta con il Definitivo permette al nuovo complesso di poter diventare un centro di ricerca di eccellenza per la ricerca legata alle sperimentazioni sugli animali dell’intera Università di Ferrara e della Regione.
La sua felice posizione, la presenza di due corpi di fabbrica vicini di cui uno dismesso, il secondo con necessità di manutenzione, è stata frutto di molteplici considerazioni, fino a raggiungere quella di unire i due edifici attraverso un nuovo corpo di collegamento realizzando un unico complesso ampliato, ottenendo così un maggior numero di servizi e specialità rispetto a quelle che erano le ipotesi iniziali [i servizi verranno specificati in seguito].

Continua al punto B.3 pagina 4: “La soluzione sviluppata in progetto, aumentando le specialità e le aree di ricerca, offre la possibilità di ridurre ed in parte eliminare i laboratori decentrati presenti nei vicini istituti e di conseguenza limitare gli spostamenti degli animali con evidenti benefici.

Le informazioni riguardo ai servizi che verranno offerti dal nuovo stabulario si trovano al punto C.4 – ANALISI DELLE ESIGENZE E DEI BISOGNI DA SODDISFARE – a pagina 10: In base alle indicazioni fornite, si è stati in grado di individuare le reali esigenze di stabulazione, il numero di laboratori necessari per un’adeguata e completa ricerca, tenendo conto di un inevitabile ampliamento nel tempo.
Dalla tabella che segue questa affermazione (si veda lo screenshot che segue) si apprende che i locali ritenuti necessari sono di 7 diverse specialità e che questi laboratori sono finalizzati a: allevamento, riproduzione, sperimentazione/utilizzazione di animali.



Quindi, a quanto emerge dalla relazione, lo SCOPO principale dei lavori è: offrire un maggior numero di servizi e aumentare specialità e aree di ricerca, tutto questo comporterebbe un aumento nel numero di animali utilizzati per negli esperimenti.
Inoltre nella relazione non si fa alcun riferimento alle dimensioni delle gabbie in cui saranno tenuti gli animali. In base a quali elementi la biologa sostiene che l’ampliamento dello stabulario sarebbe finalizzato al “benessere” degli animali permettendo loro di avere più spazio e “stare meglio”? L’unico “miglioramento” sarebbe la riduzione degli spostamenti degli animali, evidenziata al punto B.3 della relazione.
Particolare preoccupante: al punto C.4 pagina 10 si accenna a un ulteriore “inevitabile  ampliamento nel tempo”.

Inoltre le informazioni reperibili dal sito delTecnopolo dell’Università di Ferrara (si vedano gli screenshot del sito e del tariffario) confermano che attualmente lo stabulario e i laboratori di farmacologia possono “effettuare solo progetti che coinvolgono un numero limitato di animali (topi e ratti). Nella sezione DESCRIZIONE si afferma che: “Il servizio di Animal Facility avrà l’obiettivo primario di affiancarsi ad aziende e a strutture di ricerca mettendo a disposizione spazi per l’allevamento e il mantenimento di animali di piccola taglia (roditori come ratti, topi e cavie, e anche conigli)”. 



Ecco quindi svelato l’obiettivo dell’Animal Facility (stabulario) allevare animali non solo per i progetti di ricerca dell’Università di Ferrara, ma anche per aziende che affideranno ai laboratori dell’Università di Ferrara il compito di testare i propri prodotti (una scelta astuta, che incrementerà le entrate dell’ateneo visto che le industrie chimiche hanno l’obbligo di testare i propri prodotti prima di commercializzarli, a eccezione dei cosmetici).
L’intenzione dell’Università di Ferrara di ampliare lo stabulario per permettere di effettuare test anche per conto delle aziende è ribadita nel TARIFFARIO del servizio di Animal Facility: “Attualmente l’Animal Facility è in fase di realizzazione e per questo non siamo in grado di offrire spazi per l’allevamento e il mantenimento di animali quali topi, ratti, cavie e conigli.


CONCLUSIONI - È chiaro che con la scelta dell’ampliamento dello stabulario l’Università di Ferrara intende entrare nel business dei test su animali, altroché “per far stare meglio, più in largo gli animali”.
Una riflessione personale: ciò che dovremmo “ampliare” non è lo stabulario ma il nostro concetto di etica, che dovrebbe includere tutti gli esseri senzienti: proprio perché gli animali sono esseri senzienti mi rifiuto di considerarli oggetti o materiale da esperimento.

Marika Taddia - studentessa dell’Università di Ferrara

giovedì 3 aprile 2014

CONFERENZA DEL DOTT. TETTAMANTI SULLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE - 10 APRILE A FERRARA

GIOVEDÌ 10 APRILE 2014: conferenza del Dott. Tettamanti a Ferrara



GIOVEDÌ 10 APRILE - ORE 21.00
Sala S. Francesco Via Savonarola, 3 44121 Ferrara Tel./Fax. 0532 209229
EVENTO FACEBOOK

A seguito delle proteste contro l'ampliamento dello stabulario dell'Università di Ferrara l'associazione Animal Defenders organizza per la serata di giovedì 10 aprile una conferenza sul tema della sperimentazione animale con la partecipazione del Dott. Massimo Tettamanti, antivivisezionista scientifico, laureato in Chimica, presso l'Università degli Studi di Milano, Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche presso l'Università degli Studi di Milano e Siena, Responsabile Legale del progetto Italia Senza Vivisezione, Coordinatore del Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica, Consigliere scientifico dell'associazione Atra, Advisor del Mahatma Ghandi Center del Governo Indiano, Direttore del Nutrition Ecology International Center, Consigliere Scientifico e Consulente onorario del Commitee for the Purpose of Control and Supervision of Experiments on Animals del Governo Indiano.

Purtroppo non è stato possibile organizzare un confronto con i ricercatori dell’Università di Ferrara in quanto, nonostante l’associazione Animal Defenders abbia provveduto a realizzare le richieste dei ricercatori dell’Università (cambio di location della conferenza, presenza di un moderatore), i ricercatori hanno scelto di non partecipare al confronto.

Ricordo inoltre che l’invito a partecipare a un confronto sul tema della sperimentazione animale era già stato proposto a 12 ricercatori dell’Università di Ferrara nel mese di febbraio http://www.twitlonger.com/show/n_1s0o0t7

Come arrivare:
IN AUTO: Autostrada A13 Bologna-Padova o Statale 16 per chi proviene da Ravenna. La Sala S. Francesco si trova nel Centro Storico di Ferrara, si consigliano pertanto i seguenti parcheggi: Centro Storico, S. Guglielmo. Per ulteriori informazioni sulle aree di sosta visitare il sito Ferrara T.U.A. 
N TRENO: Bologna-Venezia Ferrara-Ravenna Ferrara-Suzzara Ferrara-Codigoro
AUTOBUS LINEE URBANE: Linea 1 - 9 partenza dalla stazione F.S. scendere alla fermata Giovecca - Parco Pareschi Linea 21 SERALE (dopo le 20.15) partenza dalla stazione F.S. scendere alla fermata Giovecca - Parco Pareschi