FERRARA: PROTESTE CONTRO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO STABULARIO
Al polo Chimico Biomedico dell’Università degli Studi di Ferrara sono in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo edificio da destinare ad Animal Facility, lo stabulario con annessi laboratori di ricerca e sperimentazione su animali. I lavori, di importo pari a 1.602.024,36 euro IVA esclusa, sono finanziati dalla Regione Emilia Romagna attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito dell’asse 1 per la promozione della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico come fattore di competitività. La costruzione di un nuovo stabulario, che andrebbe ad ampliare quello già esistente del Laboratorio per le Tecnologie delle Terapie Avanzate, rappresenta uno spreco di risorse davanti al quale non possiamo rimanere indifferenti in un momento di profonda crisi economica come quello che stiamo attraversando. Un cattivo uso di denaro in quanto la sperimentazione animale produce risultati non attribuibili all'uomo a causa delle differenze nella biologia delle diverse specie [1], senza contare che i risultati possono essere distorti dalle variazioni nei parametri fisiologici degli animali stessi a causa dello stress a cui sono sottoposti durante le normali procedure di laboratorio [2]. Un articolo pubblicato nel 2012 sulla rivista scientifica “Regulatory Toxicology and Pharmacology” afferma che gli studi su animali effettuati per valutare la sicurezza dei nuovi farmaci non sono abbastanza sensibili per prevedere reazioni avverse ai farmaci dopo la commercializzazione, non è quindi rilevante inserire i dati ottenuti su animali negli studi prospettici di farmacovigilanza [3]. Al fine di ottenere risultati che siano rilevanti per l’uomo è opportuno che le risorse economiche vengano impiegate per finanziare metodi alternativi, ovvero metodi innovativi tecnologicamente avanzati, assolutamente estranei all'utilizzo di animali. Ancora oggi, purtroppo, vengono impiegate le colture cellulari di topo nonostante si possano utilizzare colture di cellule e tessuti umani e addirittura co-colture integrate di organi umani, nonché modelli matematici computerizzati, tecniche non-invasive per immagini e studi epidemiologici. Alla luce delle critiche scientifiche nei confronti della sperimentazione animale nella ricerca biomedica, e delle implicazioni etiche connesse all'esposizione di esseri senzienti a stress, paura e dolore, si chiede all'Università degli Studi di Ferrara di convertire il progetto e di impiegare i finanziamenti destinati alla realizzazione dell’Animal Facility nella realizzazione di un centro di ricerca all'avanguardia che utilizzi metodi innovativi e tecnologie avanzate non basate sull'uso di animali. La protesta contro la costruzione dello stabulario è promossa dalle associazioni animaliste Animal Defenders, Lav, Oipa, Enpa, Lega del Cane, L.i.d.a., Animal Liberation e AAniMo pronte a mobilitarsi con presidi e manifestazioni. E’ stata richiesta inoltre la disponibilità dei ricercatori dell’Università per un confronto pro-contro sperimentazione animale, con la partecipazione del Dott. Massimo Tettamanti, responsabile di I-CARE, Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica, e del progetto Italia Senza Vivisezione. Per unirsi alla protesta è possibile firmare la petizione on-line NO STABULARIO FERRARA
Animal Defenders - Lav - Oipa - Enpa - Lega del Cane - L.i.d.a. - Animal Liberation - AAniMo